Ci sono gli spiriti maligni, non fate il bagno a Ferragosto (tradizioni e leggende)

Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino “feriae Augusti” (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto.

Era un periodo di riposo e di festeggiamenti, istituito dall’imperatore stesso nel 18 a.C., che aveva origine dalla tradizione dei “Consualia”, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità.

In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, esentati dai lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre, era usanza, in questi giorni, che i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, ricevendo in cambio una mancia.

Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1° agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.


DA FESTA PAGANA A FESTA RELIGIOSA

Dal paganesimo balziamo al cristianesimo e proviamo a far chiarezza sulla credenza popolare “non fare il bagno a mare nel giorno della Madonna Assunta”.

Nel giorno di Ferragosto, secondo una leggenda metropolitana, il mare è infestato da spiriti maligni, pronti a trascinare negli abissi gli ignari bagnanti (non solo bambini) per un’oscura legge del cielo e del mare. Una maledizione? E cosa c’entra la Madonna Assunta?

Secondo un detto popolare, c’è chi racconta che la Madonna, nel giorno della sua Assunzione, reclama una o addirittura tre anime in cielo, solo per aver osato disubbidire al suo volere: il divieto di fare il bagno a mare.

Donde derivi questo comandamento non è noto, ma senza volere entrare troppo nel merito religioso, esiste una correlazione tra la Madonna e il Mare.

Sin dall’antichità questo legame è stato considerato evocativo e particolare. Il nome Maria, per alcuni predicatori, deriverebbe dal Mare e, in alcune iconografie, la Vergine è ritratta sulle marine; degno di nota è il culto di Maria Stella Marisprotettrice dei naviganti e dei pescatori, di cui abbiamo ereditato una chiesa di rara bellezza neogotica sorta al centro storico di Napoli, in via Lucrezia d’Alagno, purtroppo abbandonata e chiusa al culto: Santa Maria Stella Maris.

Una plausibile spiegazione che favorisce questa credenza popolare si concentra su una serie di sfortunate coincidenze che coinvolgono i bagnanti a Ferragosto tra incidenti, annegamenti e allontanamenti, causati probabilmente da spiagge sovraffollate e numero ridotto di bagnini sul lido, che faticano a contenere e tenere tutto sotto controllo.

Forse la credenza popolare è più che altro un monito a prestare molta attenzione e prevenire i rischi di balneazione, scoraggiando la vivacità dei più piccoli, frenando l’incoscienza dei giovani che si avventurano per mare.

Fonte: ilgiornaledellebuonenotizie.it

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