I Pupi di Carnevale a Purgatorio: Una tradizione che continua

di Laura Savalli

La tradizione del Pupo di Carnevale a Purgatorio, località tra Trapani e San Vito Lo Capo, risale all’epoca dei nostri nonni che durante la festività del Carnevale presero l’iniziativa di esporre “u nannu ca nanna” dinanzi la propria abitazione per strappare un sorriso ai passanti. Tale tradizione è stata ripresa nel 2019 dall’Associazione “Noi di Purgatorio”, la quale, dopo avere visionato delle vecchie foto in cui erano ritratti proprio due Pupi di Carnevale, decise di ridare vita a questa “usanza popolare” con l’obiettivo di far riscoprire a tutti la voglia di stare insieme e di divertirsi anche senza l’uso delle tecnologie e con tanta voglia di mantenere vivo l’interesse per ciò che crearono i nostri antenati. Come si può dedurre si tratta, dunque, di un lavoro multigenerazionale dove sia grandi che piccoli possono lavorare insieme dando libero sfogo alla propria creatività. Anche quest’anno questa tradizione ha preso vita. Per realizzare il “Pupo carnevalesco”, così come da tradizione, gli adulti si adoperano alla raccolta di vecchi vestiti che poi saranno cuciti per essere riempiti e prendere forma; in particolare sono gruppi di donne, esperti di cucito, che si dedicano a chiudere con ago e filo ogni manica e ogni orlo del pantalone. Successivamente un gruppo di uomini procura la paglia necessaria che servirà a riempire il corpo del pupo mentre la segatura sarà utilizzata per riempire il capo e le mani del Pupo. I bambini, invece, si dedicano alla libera<br>personalizzazione del viso di ogni Pupo, donandogli un tocco di vitalità. Ogni Pupo può rappresentare un
pirata, una ballerina, un cantante, un bambino, un contadino, ecc. Il passaggio successivo si concentra sulla
collocazione “casuale” di ognuno di essi per le vie di Purgatorio, dove rimarrà esposto fino al giorno della
morte di “Carnalivari”, ovvero fino alla sera del 21 Febbraio, quando con un grande falò si bruceranno tutti i
Pupi e si lascerà il posto al periodo di Quaresima. Per dare vita a questo bel progetto fatto d’amore per le
tradizioni popolari, l’Associazione “Noi di Purgatorio” ha svolto un grande lavoro alternato di momenti
ricreativi, di gioco, ballo e “mangiate” , che ha avuto inizio la sera del 10 Gennaio e si concluderà proprio
martedì 21 Febbraio. L’unione fa la forza e questa tradizione dei Pupi purgatoresi ne è la dimostrazione.