Il Silenzio Fuori Ordinanza: Una Sinfonia di Ricordi ed Emozioni

di Nino Barone

Il “Silenzio fuori ordinanza” è una melodia straordinaria, una sinfonia composta da note che risuonano nell’anima di chi ha prestato servizio di leva. È una canzone senza parole, ma con un potere evocativo che è difficile da descrivere a chi non l’ha mai vissuta. È quel momento in cui le grida e il rumore delle marce si placano, e tutto diventa calmo e sereno.

Questo silenzio è come una pausa nella partitura della vita militare. È un’opportunità per riflettere su quanto è stato vissuto, su quanto è stato condiviso con quegli amici commilitoni che sono diventati parte integrante della tua vita. Sono i ricordi del congedo, le risate condivise, le notti passate a raccontarsi storie nella penombra delle camerette. È la solidarietà nata dalla condivisione di fatiche e sfide.

Ma il “Silenzio fuori ordinanza” ha anche la sua malinconia. Ti riporta alla gioia del congedo, al momento in cui finalmente potevi tornare a casa, abbracciare la famiglia e ritrovare la libertà che avevi sacrificato. Ma ti riporta anche alle lacrime versate per quegli amici che avresti potuto non rivedere mai più. È una melodia che parla di perdita, ma anche di crescita, di maturità acquisita attraverso le esperienze condivise.

Oggi, con la soppressione del servizio di leva, i giovani potrebbero non sperimentare questo particolare tipo di emozioni, questa miscela unica di gioia e malinconia. Ma non puoi fare a meno di sentirti fortunato per aver vissuto quel periodo intensamente. Ti ha arricchito, ti ha reso responsabile e ti ha offerto una consapevolezza capace di aiutarti ad affrontare le sfide della società. Il “Silenzio fuori ordinanza” è la colonna sonora di quei giorni che non cambieresti per nulla al mondo, perché sono diventati parte indelebile della tua storia.

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