La Ciàccola: Il Suono della Passione a Trapani (video)

A Trapani quando si parla di “ciàccula” si fa riferimento ad un particolare strumento sonoro, composto da due pezzi di legno mobili e uno fisso in grado di produrre, se agitato, un suono sordo che comanda il sollevamento o la “posata” dei fercoli durante le processioni della Settimana Santa trapanese. Il termine ciàccola, dal punto di vista linguistico, è chiaramente onomatopeico, in quanto riproduce il suono determinato dallo strumento. Lu Venniri Santu è di lignu la campana”. La nostra ciàccula certamente trova la sua radice in questo strumento utilizzato in molti paesi durante i riti della Settimana Santa che è conosciuto anche con il nome di troccola, traccola, “raganella”. Anche nell’ambito dei Misteri di Trapani la ciàccula può essere di fattura artigianale complessa da apparire, in alcuni casi, come ad una vera e propria opera d’arte, intagliata a mano, costruita o fatta costruire dal “caporale” che la condurrà per tutta la processione. Era consuetudine realizzarla con “‘u lignu santu”, tipo di legno di notevole durezza utilizzato nell’ambiente marinaro dai “mastri marini” o mastri d’ascia”, questo favoriva la durata dello strumento. Oggi, la ciàccula viene realizzata generalmente con il più tenero legno di ciliegio ma continua a scandire il tempo della passione a Trapani assumendo anche rilevanti significati che vanno oltre la sua specifica funzione. A questo riguardo, infatti, è tradizione consolidata quella di donare ad un console, per stima o simpatia, la ciàccula utilizzata nel corso della processione. In questo video sentiamo Giuseppe Agrizzi che oltre a essere un portatore dei Misteri e console in una delle due Madri Pietà è anche un realizzatore di ciaccole. La fattura artigianale con la quale le realizza e di un elevato spessore.