PalaGranata “We have a dream”

…noi di ASD Granata Basket Club ci crediamo!

“We have a dream” è il motto che esprime la speranza di un “Visionario Sognatore” e di un gruppo di amici i quali coltivano un sogno, il titanico tentativo (e come tale forse quasi impossibile) di riportare il Palagranata al centro di un progetto sportivo e di un progetto sociale della loro piccola e splendida Trapani. Al termine di una lunghissima vertenza giudiziaria, che per oltre vent’anni ha visto affrontarsi nelle aule dei tribunali e nei diversi gradi di giudizio la Polisportiva Trapani cooperativa a r.l. (alla quale il “Visionario Sognatore” – nella qualità di presidente della Pallacanestro Trapani S.p.A. – alla fine degli anni ’80 aveva trasferito la proprietà del Palagranata per esclusiva strategia economico-finanziaria) e la curatela fallimentare della Pallacanestro Trapani S.p.A., il Palagranata, mitico tempio del basket siciliano, è stato posto in vendita dal curatore fallimentare della Pallacanestro Trapani S.p.A. un’associazione sportiva rilevata nel 1981, all’indomani della retrocessione in Serie C2, da un “Visionario Sognatore” assieme ad un piccolo gruppo di amici appassionati .“Visionario Sognatore” ma anche uomo di sport e manager che, sotto la sua presidenza, a quel tempo mise a punto un progetto societario e sportivo al quale dedicò senza limiti e con maniacale quotidiana e costante applicazione circa 15 anni della propria vita, le proprie energie e le risorse della propria attività lavorativa. Di promozione in promozione a metà degli anni ’80, tenuto conto della carenza sul territorio di impianti sportivi idonei, si rese indispensabile dotare l’associazione sportiva di un proprio impianto, a quel tempo non esistendo non solo nella provincia di Trapani ma in tutta la Sicilia una sola struttura omologata od omologabile per le competizioni al coperte dei campionati di vertice, basket compreso. Latitanti, insensibili e refrattarie le istituzioni pubbliche a voler dotare la collettività di un impianto sportivo idoneo, al “Visionario Sognatore” ed ai suoi pochi amici non restò altro che progettare e realizzare il primo – ed allora unico – Palazzetto dello Sport omologato in Sicilia per le competizioni del massimo campionato di basket maschile e per le competizioni internazionali, impianto al quale si ritenne di assegnare la denominazione “Palagranata” in omaggio ai colori sportivi della propria città. … E in soli 12 mesi, nei due ettari di terreno rapidamente acquistati, vide la luce il Palagranata con i suoi 4.500 posti omologati, con la sede sociale della Pallacanestro Trapani e con la foresteria realizzata per ospitare gli atleti delle giovanili provenienti da lontano.… E al compimento del decimo anno di attività quella piccola associazione sportiva, la Pallacanestro Trapani, raccolta nel 1981 dalle ceneri della retrocessione in Serie C2, costruita con maniacale costante applicazione e dedizione mattone dopo mattone riuscì a conquistare la storica promozione in Serie A2 della prima società siciliana di basket maschile, sponsorizzata nell’anno dei mondiali di calcio in Italia (1990) in Serie A2 dalla “Birra Messina orgoglio di Sicilia!” e divenendo l’anno successivo testimonial de “l’Altra Sicilia”, la Sicilia da conoscere prima, da apprezzare poi ed infine da amare in virtù della promozione in Serie A1.

Nel massimo campionato di basket L’Altra Sicilia conquistò prestigiose vittorie sul campo, tra le quali quella contro i campioni d’Italia in carica della Phonola Caserta, quella contro la Clear Cantù fresca vincitrice della Coppa Korac, quelle, sia a Roma che a Trapani, contro Il Messaggero Roma di Radja, Fantozzi e Premier allenata da Valerio Bianchini ma, soprattutto, conquistò la simpatia e l’apprezzamento di tutti manifestata da standing ovations nei più prestigiosi palazzetti dello sport italiani, Forum di Assago compresa, e la prima pagina sulla prestigiosa Gazzetta dello Sport.… E, dopo essere riuscito, da senatore, a far approvare dal Parlamento Nazionale l’estensione dei benefici della legge 91 sul professionismo sportivo alle altre federazioni sportive, basket compreso, ed aver trasformato con atto notarile la Pallacanestro Trapani da associazione sportiva in S.p.A con un capitale interamente versato di 330.000.000 di lire su un saldo attivo di 362.000.000 certificati dal C.T.U. nominato dal Tribunale di Trapani, quel “Visionario Sognatore” lasciò la presidenza della società in Serie A2 ad una dirigenza che temerariamente aveva dichiarato l’intendimento di voler raccogliere il testimone per rilanciare la Pallacanestro Trapani ai massimi livelli del basket nazionale; la lasciò senza chiedere un centesimo per il titolo e, soprattutto, per i non trascurabili apporti economici personali sostenuti nei 15 anni della sua presidenza per l’attività sportiva e per la realizzazione del Palagranata. A distanza di circa trent’anni da quelle storiche vicende sportive e societarie il Palagranata è stato posto tristemente in vendita dal curatore fallimentare nominato dal giudice delle esecuzioni e la prima asta al miglior offerente sulla base di 912.000 € è andata deserta. La prossima scadenza per la vendita giudiziaria, con un ribasso del 25% sulla base minima di 684.000 €, è stata fissata per il 24.11.2021. “We have a dream” che il Palagranata, tempio del basket della mai dimenticata Pallacanestro Trapani, possa tornare nuovamente ad essere il riferimento del rinascimento sportivo del basket, indissolubilmente radicato nel cuore della nostra città, e di un servizio sociale di prevenzione ed assistenziale di “basket inclusivo” da offrire ai giovani – normodotati e disabili – del nostro territorio ai quali già da oltre un anno un gruppo di volontari ed un “Visionario Sognatore” dedicano, con l’associazione A.S.D. GRANATA BASKET CLUB, i propri pensieri, le loro non più floride (come una volta per via dell’età) energie e l’assistenza di cui hanno bisogno. “We have a dream” è il sogno di un piccolo Davide che nella vita e nello sport non ha mai saputo coniugare il verbo arrendersi e di quanti che, come lui, credono nella spiritualità e nella gioia dell’amore di donare, di donarsi e di servire, specie a coloro ai quali il destino non ha riservato altrettanto benevola generosità, a cominciare dalla salute. “We have a dream” è il sogno di chi con fede vive nella speranza che altri uomini di buona volontà di qualsivoglia età, estrazione sociale, valenza economica, professionale o imprenditoriale, possano ritrovarsi per offrire con altrettanta convinzione il proprio contributo alla concretizzazione del sogno “Palagranata” e del progetto sportivo e sociale che in esso “Visionari Sognatori” ed affini sperano di realizzare: a chiunque altro piccolo Davide apriamo le braccia ed il cuore.

Il “Visionario Sognatore”